PRESTITI EMERGENZA COVID-19
- Avv. Giorgio Marchetti
- 25 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 18 mag 2020
Chi può accedere al finanziamento, quanto si può richiedere, cosa stabilisce la legge.

Con il Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23 il Governo ha inteso facilitare l'accesso al credito alle imprese, artigiani e professionisti garantendo, entro determinati limiti, le linee di credito che potranno essere accese presso gli Istituti bancari per le finalità previste dal decreto.
In questo articolo si prenderà in esame ciò che riguarda gli artigiani, i commercianti, le piccole imprese ed i professionisti, che sono la fetta produttiva numericamente più consistente nel Paese interessata ad usufruire di tale agevolazione.
La norma in esame è l'art. 13 del D.L. menzionato.
Requisiti per chiedere il prestito.
Sulla base della lettera m) dell'art. 13 comma 1, del decreto liquidità, il prestito è appunto destinato a piccole o medie imprese e alle persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni anche in forma individuale. La formulazione fornita dal testo legislativo ricomprende tutti i possessori di una partita IVA e le società con meno di 250 dipendenti e fatturato annuo fino a 50 milioni di euro (o bilancio totale fino a 43 milioni di euro).
La somma massima richiedibile garantita interamente dallo Stato, è prevista in 25.000 euro. In ogni caso il finanziamento non potrà superare il 25% dei ricavi dichiarati nel 2019.
Per le nuove attività che hanno iniziato durante il 2019 e che non hanno ancora presentato il bilancio o la dichiarazione dei redditi, si potrà produrre documentazione alternativa che attesti tali redditi ovvero autocertificarli.
Parimenti, mediante autocertificazione è necessario dichiarare che la propria attività è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19, vale a dire che la situazione di emergenza ha inciso suo propri ricavi rispetto a quelli dello scorso anno. Non è necessario dimostrarlo, perché il prestito si basa sui dati dell’anno precedente. In caso di false dichiarazioni accertate da controlli successivi, ovviamente, si corre il rischio di subire sanzioni e conseguenze penali.
Durata del finanziamento e tasso d'interesse.
Il decreto liquidità fissa il rimborso del prestito in un massimo di sei anni con totale garanzia del Fondo statale a copertura e con decorrenza dal pagamento della prima rata che avverrà dopo 24 mesi (periodo di pre-ammortamento) dall'erogazione del denaro.
Durante il periodo di pre-ammortamento è dovuta la sola quota interessi.
Il tasso d'interesse è determinato dalla banca erogatrice entro la misura massima stabilita dalla legge del 1,8% annuo. Entro questo limite la Banca può spaziare in ogni modo. Ad esempio, Banca Carige concede il prestito a tasso zero a patto di restituire la somma entro tre anni, mentre per gli anni successivi applica una percentuale crescente fino all’1,05% (fonte ABI).
La valutazione del merito creditizio.
Un passaggio della norma in esame recita: "La garanzia è concessa anche in favore di beneficiari finali che presentano, alla data della richiesta di garanzia, esposizioni nei confronti del soggetto finanziatore classificate come "inadempienze probabili" o "scadute o sconfinanti deteriorate" ai sensi del paragrafo 2, parte B della circolare n. 272 del 30 luglio 2008 della Banca d'Italia e successive modificazioni, purché la predetta classificazione non sia precedente alla data del 31 gennaio 2020."
Ciò significa che il merito creditizio potrà essere valutato dalla Banca soltanto se eventuali situazioni pregiudizievoli siano in essere da prima del 31 gennaio 2020.
Per tutte le situazioni di difficoltà emerse dopo il 31 gennaio 2020 la Banca, a termini di legge, non potrà sindacare il merito creditizio, siccome previsto dalla legge e, peraltro, le somme mutuate sono garantite al 100% dallo Stato.
Restano in ogni caso escluse dall'accesso al predetto finanziamento le imprese che presentano esposizioni classificate come "sofferenze" ai sensi della disciplina bancaria.
Altro aspetto critico della questione è relativo al fatto che, a fronte di una pregressa esposizione con l'Istituto, quest'ultimo possa obbligare il cliente ad accettare un importo superiore del 10% di quanto richiesto, a patto che la somma erogata sia utilizzata per "rientrare" dalla esposizione in essere. E' di tutta evidenza che in tal modo, nella maggior parte dei casi, il senso del prestito garantito dallo Stato per assicurare liquidità al mondo produttivo viene snaturato.
In effetti la legge, alla lettera e), prevede questa possibilità che tuttavia resta una mera facoltà del cliente e giammai può essere una imposizione della Banca per concedere il prestito.
Come richiedere il prestito.
Ogni Banca sta predisponendo le relative procedure e pertanto è sufficiente rivolgersi al proprio Istituto di Credito.
In ogni caso sarà necessario scaricare l'allegato 4 e compilare il modulo inserendo tutti i dati richiesti.
In esso è già inserita l'autodichiarazione che l'attività del dichiarante è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19 ed è necessario indicare le finalità per cui si chiede l’importo.
La domanda va poi inoltrata alla Banca per e-mail, pec, raccomandata postale o altra modalità indicata dalla Banca stessa, unitamente a copia di un valido documento di identità del dichiarante, anch'esso firmato. Per la trasmissione in via telematica è consentita l'apposizione della firma digitale.
Non è necessario essere clienti della Banca che eroga il mutuo ma probabilmente in tal caso quest'ultima richiederà l'apertura di un conto per la gestione ottimale del prestito.
All'uopo è utile osservare che il finanziamento predetto si può ottenere anche facendone richiesta a Banche diverse, ma complessivamente non è possibile superare la soglia massima consentita (pari al 25% del fatturato con un massimo di 25.000 euro).
In quanto tempo viene erogato il prestito.
La norma in esame stabilisce che il soggetto finanziatore che eroga il finanziamento coperto dalla garanzia del Fondo deve soltanto effettuare una verifica formale del possesso dei requisiti, senza dover attendere l'esito definitivo dell'istruttoria da parte del gestore del Fondo medesimo.
Pertanto, in linea teorica, il prestito dovrebbe essere erogato entro pochissimi giorni dalla presentazione della domanda.
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